Come sono cambiate le abitudini alimentari durante la quarantena

Con l'isolamento dovuto a questo periodo di emergenza sanitaria, le abitudini alimentari sono cambiate drasticamente, ma in che modo? Scopriamolo insieme!
Consumo di nuovi prodotti alimentari
Il primo cambiamento si è verificato nel consumo di nuovi prodotti alimentari, in quanto il momentaneo stile di vita maggiormente residenziale ha spronato le persone ad acquistarli sia per la curiosità di portare in tavola delle portate diverse dal solito, sia per la necessità di adeguarsi alle scorte disponibili nei supermercati, specialmente quando vigeva l'obbligo di fare la spesa solamente all'interno del proprio Comune di residenza.
Accumulo di provviste alimentari
Un altro fenomeno molto frequente è l'accumulo di provviste alimentari come passata di pomodoro, pasta, farina e surgelati, dato che molti utenti hanno avuto il timore di non trovarli disponibili quando si recavano al supermercato per fare la spesa.
Sperimentazione e realizzazione di nuove ricette
Con l'incremento del proprio tempo libero, molte persone si sono cimentate con la sperimentazione e con la realizzazione di nuove ricette.
Questo fenomeno ha portato l'aumento esponenziale di acquisti non solo di farina, ma anche di lievito di birra, burro, zucchero, uova, mascarpone e di tutti quei prodotti senza glutine reperibili in farmacia.
Colazione a casa
Attualmente si è inoltre registrato un aumento praticamente del 100% di persone che consumano la prima colazione a casa, la quale, sebbene sia il pasto più importante della giornata, veniva spesso saltata per motivi di lavoro o studio.
A tal proposito, sono stati acquistati molti più prodotti come cereali, yogurt, latte e prodotti da forno freschi o confezionati.
Pranzo a casa
Sia perché molti bar e ristoranti sono chiusi a causa del lockdown, sia per la maggior disponibilità di tempo e blocco della mobilità, anche il pranzo viene spesso e volentieri consumato a casa.
Ciò ha portato anche dei risvolti positivi, in quanto tutti le pietanze ipercaloriche come pizza, piadine e hamburger sono stati sostituiti con altre decisamente più nutrienti e salutari come verdure, pasta, frutta e via discorrendo.
Diffusione del comfort food e delle ricette tradizionali
Nella preparazione delle portate, si è registrata una notevole tendenza a preparare ricette tradizionali o facenti parte della cosiddetta categoria del comfort food, probabilmente per colmare il vuoto creato dall'isolamento forzato e dall'impossibilità di incontrare personalmente i propri amici, parenti e conoscenti.
Aperitivi e spuntini fuori pasto
Con la quarantena non si sono diffuse solamente le buone abitudini, ma anche quelle cattive, basti pensare all'aumento esponenziale della vendita di stuzzichini iper calorici come patatine, frutta secca salata, snack e dolciumi di ogni sorta.
Sono sicuramente buonissimi, ma se consumati di continuo, potrebbero causare non solo aumento di peso, ma anche patologie come ritenzione idrica, ipertensione e diabete di tipo due.
Si raccomanda pertanto di mangiarli di tanto in tanto, magari un solo giorno della settimana.
Per non cadere continuamente in tentazione, è infine bene non tenerli sempre a portata di mano.
Diminuzione dello spreco alimentare
Grazie al cambio delle abitudini alimentari, si è registrato un notevole calo dello spreco di cibo, il quale viene consumato in modo decisamente più consapevole.
Quello che invece manca di più agli italiani sono il caffè al bar e la pizza con gli amici.






