4 ottobre 2022
L'ibuprofene è uno dei medicinali più diffusi che viene spesso somministrato per attenuare i sintomi o addirittura risolvere in tempi brevi molti quadri e situazioni potenzialmente fastidiose, in particolare infiammazioni febbre e simili. Si tratta infatti di un medicinale che appartiene alla categoria dei fans, cioè un antinfiammatorio non steroideo che agisce inibendo la produzione di un gruppo di sostanze chiamate prostaglandine che sono molecole spesso coinvolte nelle infiammazioni. Per la precisione ad essere influenzate dall'ibuprofene sono gli enzimi ciclossigenasi Cox-1 e Cox-2. Perché si prende l'ibuprofene? Al di là delle specifiche tecniche farmacologiche l'ibuprofene è un ottimo antidolorifico e antinfiammatorio e si utilizza per ridurre le sensazioni fastidiose legate a nevralgie, mal di testa e dolori muscolo scheletrici come il torcicollo. Trova impiego anche contro i campi mestruali, il dolore traumatico e quello da strappo muscolare, distorsione, contusione e simili oltre che le situazioni post operatorie e post partum. L'ibuprofene viene anche prescritto per altre situazioni croniche come artrite reumatoide, artrosi, periartrite scapolare e omerale, spondilite anchilosante lombalgia, miosite, reumatismi intra ed extra articolari, fibrosi, sciatalgia, nevriti e morbo di Stihl, solo per citare le situazioni più diffuse. È un medicinale che si trova in farmacia al banco e che è adatto sotto determinate ipotesi anche ai bambini, per i quali svolge principalmente la funzione di antipiretico, cioè abbassa la febbre. Come si prende l'ibuprofene? Questo medicinale è disponibile in diversi formati, come granulato effervescente e compresse che vanno assunte rigorosamente a stomaco pieno secondo una posologia specifica, ovverosia con dosi che dipendono dall'effetto terapeutico e dall'età del paziente. L'ibuprofene deve essere prescritto dal medico in determinate situazioni con dosaggi molto precisi, ma è anche disponibile in farmacia come prodotto da banco e in questo caso è necessario leggere il bugiardino o foglietto illustrativo per capire se ci possono essere interazioni con eventuali terapie già in atto. Esistono anche delle pomate, alternative alla somministrazione orale, che si utilizzano per uso topico in particolare per attenuare i dolori cromatici oppure sono anche disponibili polveri con cui si fanno lavande vaginali e persino supposte e soluzioni per iniezioni intramuscolari, necessarie a volte per situazioni più gravi. Ci sono effetti collaterali nell'uso del medicinale? L'ibuprofene è un medicinale con un modo di azione piuttosto complesso. Innanzitutto può interagire con l'acido acetilsalicilico che in questo caso subisce una riduzione della sua azione cardioprotettiva, ma sotto la dose massima di 1200 mg giornalieri il medicinale è sicuro sotto l'aspetto del rischio cardiovascolare. Ci possono però essere alcuni effetti collaterali poco diffusi a livello gastrointestinale e altre manifestazioni, quindi prima è importante parlarne con il farmacista. Tra queste ricordiamo dispepsia, vomito e nausea, diarrea, crampi peggioramento delle coliti, gastriti e sintomi più specifici come le stomatiti ulcerative ma sono casi piuttosto rari. In alcuni casi sono stati segnalati disturbi come vertigini, mal di testa, sonnolenza, ipertensione, pruriti, rush ed eritemi, oltre che apnea e dispnea, interazioni con l'asma, la psoriasi e l'alopecia, dermatiti w persino convulsioni e depressione. Alcuni casi hanno anche portato anche emicrania e insonnia. Bisogna anche riportare come secondo alcuni studi l'impiego di FANS potrebbe aumentare il linfoma non-Hodgkin. Si tratta però di percentuali estremamente contenute nella casistica generale e per dosaggi spesso elevati, quindi si può tranquillamente considerare l'ibuprofene come un farmaco del tutto sicuro, anche in virtù della sua grande diffusione che premette di avere dati attendibili. Inoltre è un farmaco che viene impiegato in ambiente pediatrico dove i regolamenti sono estremamente stringenti. L'ibuprofene è uno dei migliori alleati contro tanti problemi e se si dovessero manifestare reazioni avverse è sufficiente chiamare il medico per valutare il quadro. Quali sono le avvertenze e le controindicazioni dell'ibuprofene Questo medicinale non può essere utilizzato liberamente in ogni situazione, perché come già visto ci sono alcune interazioni note. È di fatto controindicato nel caso di insufficienza renale, patologie gastrointestinali come emorroidi, ulcere e gastrite, compromissioni del quadro epatico, malattie respiratorie e come l'asma allergica. Non si può prendere in gravidanza, se non sotto stretto controllo medico, in particolare durante il terzo trimestre. Inoltre, dal bugiardino risultano interazioni note con alcuni farmaci. Fra questi si possono elencare diuretici, antidiabetici, antivirali antipertensivi, ace-inibitori, antagonisti dell'angiotensina II, gli anticoagulanti cumarinici, la ciclosporina, il fenobarbital, la digossina, la fenitoina e il litio. Quindi in questi casi prima di prendere un medicinale a base di ibuprofene, che si tratti di granuli, compresse, pomate o altro, è sempre bene parlarne con il tuo farmacista di fiducia per verificare se ci sono possibili fonti di rischio.